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La moda in carta

costume disegnato da Silvia Aymonino

Se è vero che una donna può abbinare facilmente un abito di 20 euro ad una borsa di 200 euro allora una donna creativa e sensibile ai temi dell’ecologia può rivoluzionare il mondo! 

Sto pensando agli abiti creati dalla costumista romana Silvia Aymonino per il catalogo PE 2010 di Carpisa.

La bravissima Silvia ha vestito le modelle di deliziosi costumi realizzati Tyvek (vedi nota in basso) e arricchiti con originali accessori, realizzati da cannucce, tappi e fondi di bottiglie in PET, spugne, giornali e lattine.

 
 
 
costumi disegnati da Silvia Aymonino
 

Premetto che non sono una grande fan delle cose che si spacciano per riciclate ma questi abiti sono un vero piacere per gli occhi.
Purtroppo sul web non è stato facile reperire le foto del suddetto catalogo, per cui mi limito a condividere il materiale che ho trovato.

Per rimanere in tema, voglio tentare di stupirvi ancora con un’altra donna che sa bene il valore di un gioiello: sto parlando di Ivana Riggi e della sua collezione di gioielli in carta.

Collana Life, disegnata da Ivana Riggi

 

La collezione Life, in tessere di puzzle di carta e argento, mi rimanda a tutta una serie di riflessioni sul significato intrinseco degli oggetti e dei materiali cosiddetti preziosi.
E per chi guarda questi oggetti dal punto di vista della sostenibilità, direi: ma quando mai si ricicla un gioiello? Semmai lo si ri-usa.

Spilla Life, disegnate da Ivana Riggi

 

Il valore di un gioiello, a mio parere, è come quello di un peluche, che non è solo un mucchio di stoffa. Un gioiello è espressione della propria personalità o di uno stato d’animo, è scrigno di ricordi, bisogno di emozionare ed emozionarsi.

Certo che un post è davvero poco per questa vulcanica architetto, designer di gioielli, scenografa, scrittrice e giornalista di Caltanissetta, per cui rimando le mie curiosità ad una intervista che pubblicherò tra qualche settimana. Intanto date una occhiata al suo sito.

E voi cosa ne pensate della “moda in carta”? Vi “incartereste”?

Note:
Vale la pena spendere due parole sul Tyvek, prodotto da DuPont dalla fine degli anni ’60. Si tratta di un materiale riciclabile che al tatto è come un tessuto/non tessuto, ma in più è traspirante al vapore, igienico, resistente, stampabile e ripiegabile come un foglio di carta.
Utilizzato nell’industria della grafica e del packaging, è noto soprattutto per le straordinarie qualità isolanti che lo rendono adatto come rivestimento delle costruzioni.

Link: www.ivanariggi.com

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3 commenti su “La moda in carta”

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